Piatti tipici della zona di Castagneto Carducci

Castagneto Carducci ha una tradizione gastronomica e culinaria legata alle caratteristiche del suo territorio, nei cui piatti si utilizzano prodotti tipici come l’olio extra vergine di oliva delle colline circostanti, la selvaggina (in particolare il cinghiale) e ortaggi coltivati nella zona. Nonostante la vicinanza al mare, il pesce è presente ma non è l’unico elemento presente sulle tavole castagnetane. Non dobbiamo, inoltre, dimenticarci il vino, dato che ci troviamo lungo strade fiancheggiate da filari a perdita d’occhio dove si producono vini famosi in tutto il mondo.

In questo post abbiamo fatto una piccola lista dei piatti tipici che secondo noi sono da provare quando vi trovate a Castagneto Carducci. Buon appetito!

Cosa mangiare a Castagneto Carducci

Le freghe al pomodoro

Vi ricordate la classica merenda di una volta a base di pane e pomodoro strusciato? Bene, a Castagneto Carducci non si chiama semplicemente pane e pomodoro ma freghe. Fresca, estiva, veloce, la frega al pomodoro è un tipico piatto della zona, così importante che è stata inventata anche l’Accademia della Frega, nata nel 1985! L’Accademia della Frega consiste in un ritrovo dove gli invitati leggono, parlano e alla fine il circolo culturale culmina con una degustazione di freghe al pomodoro.

Per preparare un ottimo piatto di freghe servono pane toscano senza sale, pomodori maturi dell’orto (meglio se di qualità piccadilly), olio buono e sale. La parola freghe deriva dal fatto che si sfrega il pomodoro sul pane, che va affettato, tostato e strusciato col pomodoro su entrambi i lati e anche sui bordi del pane. A piacimento si può aggiungere basilico, mozzarella o prosciutto cotto, ma la ricetta originale è quella col pomodoro. Eccovi servita la merenda estiva economica e salutare di Castagneto Carducci.

I corolli incesi

I tipici biscotti castagnetani sono i corolli incesi, la cui ricetta viene da molto lontano, addirittura sembra che fossero mangiati dai soldati che combatterono in queste zone contro Barbarossa. Gli ingredienti sono molto semplici, come vuole la tradizione: uova, zucchero, olio di oliva, farina, semi di anice e sale. Il nome deriva dal fatto che questi biscotti sono incisi con dei tagli nella loro lunghezza e la forma particolare ricorda un po’ un drago (per rendere più evidente la somiglianza si pratica un foro sulla testa).

La lavorazione prevede di montare bene le uova con lo zucchero, aggiungere lentamente l’olio, il sale, la farina e i semi d’anice e lavorare a lungo l’impasto finché non diventa compatto e sodo. A questo punto l’impasto è diviso in bastoncini lunghi circa dieci centimetri, che vengono incisi e poi scottati in acqua in un recipiente largo e unto. Quando vengono a galla vanno lasciati asciugare bene e infine disposti in una teglia per essere cotti in forno.

Il cacciucco alla livornese

In Toscana il cacciucco nasce come pasto povero e il nome stesso ha il significato di mescolanza, poiché era fatto con il pesce che si trovava, di solito avanzi di vario tipo. Ci sono diverse versioni di cacciucco, quella livornese utilizza in genere cozze, scorfani, seppie, scampi, calamari, polpo e coda di rospo. La preparazione è abbastanza laboriosa, ma il risultato è garantito!

Si inizia pulendo i pesci e i molluschi, poi si cuociono le cozze, si tagliano i vari pesci e si sfilettano lasciando da parte gli scarti per il brodo di pesce, da filtrare e usare successivamente. In un tegame (perfetto se di terracotta) si fa il soffritto e si aggiungono i pesci e i molluschi in base alle cotture. Infine si aggiungono i pelati e il brodo per una lunga cottura. Nel frattempo si prepara il pane affettato, tostato e strusciato con l’aglio. Manca solo una spruzzata di prezzemolo e il cacciucco è servito! Nonostante sia un piatto di pesce, spesso si accompagna con del vino rosso che ne esalta il sapore forte e deciso.

Foto di Brian Leatart

Cosa bere a Castagneto Carducci

Il vino

Trovandosi sulla traiettoria della Strada del Vino e dell’Olio della Costa degli Etruschi, in questa zona è d’obbligo degustare i vini di numerose aziende vitivinicole facenti parte del Consorzio per la Tutela dei vini DOC Bolgheri e DOC Bolgheri Sassicaia. La posizione in cui crescono i vigneti da cui si producono questi vini speciali sono caratterizzati da un microclima unico e caratteristico, circoscritto dalle colline che lo circondano. Ciò che accomuna tutti i vini prodotti è che l’intero processo produttivo, dalla coltivazione dell’uva all’affinamento in bottiglia, deve svolgersi sul territorio comunale: qui si beve a km 0!

L’olio

Oltre che per il vino, la zona è famosa per la produzione del pregiato olio toscano e gli uliveti in collina costituiscono una caratteristica imprescindibile del nostro territorio. Nel comune di Castagneto Carducci ci sono tantissimi produttori e punti vendita con le eccellenze del territorio. Anche noi abbiamo una piccola azienda di famiglia sul versante occidentale della Collina di Segalari, dove si staglia il Castello appartenuto ai Conti Della Gherardesca. Produciamo diverse tipologie di olio extra vergine di oliva per il fabbisogno del ristorante e una piccola parte per la vendita.

Liquori della Premiata fabbrica di Liquori Emilio Borsi

La Premiata Fabbrica di Liquori Emilio Borsi fu fondata più di due secoli fa e ancora oggi ripropone gli antichi sapori che la resero celebre sul finire dell’Ottocento, quando produceva con un’antica ricetta la China Calisaja, che veniva usata anche per curare la malaria. La produzione è ancora oggi artigianale e la fabbrica fa parte della storia di Castagneto Carducci.