Il nostro post sulle 10 cose da fare a Marina di Castagneto Carducci vi è piaciuto moltissimo, così abbiamo deciso di creare un altro itinerario che coprisse tutto il comune di Castagneto Carducci. Si tratta di un itinerario ad anello da fare sia in auto sia in bici, partendo e rientrando dal nostro hotel.
Pronti per partire con noi alla scoperta del comune di Castagneto Carducci? Si parte!
10 cose da fare a Castagneto Carducci e dintorni
1. MARINA
L’Hotel i Ginepri si trova a Marina di Castagneto Carducci affacciato sul mare e protetto da una pineta verdeggiante. Dedicate un po’ di tempo alla scoperta di questa parte del comune e delle viuzze che attraversano la pineta, caratterizzate da continui sali scendi al fresco dei pini con magnifici scorci sul mare e sulle dune di sabbia.
Dune di Sabbia – Foto di Francesca Dughera
2. OASI DI BOLGHERI
Lasciandosi Marina alle spalle e superato il cavalcavia sopra la ferrovia, bisogna girare a sinistra in direzione Bolgheri sulla vecchia Aurelia. Dopo circa due chilometri sulla sinistra si seguono le indicazioni per Padule di Bolgheri, la nostra seconda tappa. Il Rifugio Faunistico Padule di Bolgheri è un’oasi di più di 500 ettari del WWF e prezioso rifugio faunistico per tante specie animali. L’ingresso si trova a questo indirizzo SP 39 Vecchia Aurelia, km 269,400 e visitabile su prenotazione fino al 31 maggio. Nel periodo di giugno, luglio e agosto c’è la possibilità di fare un trekking notturno su prenotazione, durante il quale è possibile avvistare cicogne, daini, caprioli, cinghiali e tanto altro.
Oasi – Tre foto di Francesca Spada
3. VIALE DI BOLGHERI
Tornando sulla strada principale, si segue sempre in direzione Bolgheri fino allo svincolo con il viale dei Cipressi, uno dei luoghi più conosciuti e amati del nostro territorio. Prima di continuare sulla strada orlata di cipressi più famosa del mondo fate uno stop a San Guido, dove si trova l’oratorio omonimo reso celebre dalla poesia “Davanti San Guido” di Giosuè Carducci.
San Guido – Foto di Marco Filippeschi
San Guido – Foto di Francesca Dughera
Viale dei cipressi – Foto di Francesca Dughera
Casali lungo il Viale dei cipressi – Foto di Francesca Dughera
4. QUERCIA DI BELLARIA
La prossima tappa ci porta a “Bellaria”, il luogo dove sorge la storica quercia della Tenuta dell’Ornellaia. Lasciandovi alle spalle San Guido, prima di arrivare nel borgo di Bolgheri, sulla sinistra troverete lo svincolo per la Via Bibbonese. Dopo pochi chilometri, sulla destra, nella zona dei vigneti di Bellaria di Ornellaia, prendete la strada sterrata e proseguite in salita fino alla famosa quercia, una sosta obbligata per tutti gli appassionati di foto, per gli igers e gli amanti di panorami toscani.
Quercia di Ornellaia – Foto di Federico Di Vaira
Quercia di Ornellai – Foto di Alexandra Korey (@arttrav)
5. BOLGHERI
Tornate indietro sulla via Bolgherese e proseguite fino al borgo. È arrivato il momento tanto desiderato di un bicchiere di vino di Bolgheri gustato proprio nel suo luogo di nascita (solo se non dovete guidare!). Bolgheri è piccola, dopo aver parcheggiato la macchina si gira bene a piedi apprezzando ogni scorcio del paese e scattando qualche foto. Ve ne abbiamo parlato in questo post sui tour enogastronomici.
Bolgheri – Foto di Reka Sumegh (@reka_sullapasta)
6. VIA BOLGHERESE
Dopo aver visitato Bolgheri, tornate indietro e svoltate sulla via Bolgherese, tra vigneti e cantine a perdita d’occhio. In questi posti non può mancare una sosta enogastronomica: scegliete una cantina per degustazioni e assaggi e godetevi il panorama circostante che tutto il mondo ci invidia!
Chiesa delle Crocine – Foto di Mauro Sepulcri
Casali lungo la via Bolgherese – Foto di Mauro Sepulcri
Vigneti – Foto di Federico Di Vaira
7. CASTAGNETO CARDUCCI
La via Bolgherese finisce a uno svincolo: girando a sinistra si sale fino a Castagneto Carducci, che porta questo nome in onore del poeta che qui trascorse parte della sua infanzia. Vi consigliamo un giro nel borgo tra le viuzze e le ripide scale. Tra le soste più interessanti, vi suggeriamo una visita alla casa di Carducci col museo-archivio, una tappa alla Premiata Fabbrica di Liquori Emilio Borsi fondata nell’Ottocento e infine uno sguardo dal piazzale Belvedere per avere una visuale completa del panorama sull’intero territorio.
Castello – Foto di Massimo Pantani
Borgo – Foto di Mauro Sepulcri
8. ACCATTAPANE E TORRE DI DONORATICO
È il momento di tornare a valle e di scendere lungo le pendici della collina di Castagneto Carducci. Invece di tornare subito verso Donoratico, vale la pena proseguire in direzione Accattapane, dove un susseguirsi di vigneti e paesaggi collinari vi farà amare ancora di più questa parte della Toscana. Un’altra deviazione che merita è quella per la torre di Donoratico, ossia i ruderi del castello costruito dai Conti di Donoratico, i Della Gherardesca, il cui scopo era difendere le coste dalle incursioni dei saraceni.
Accattapane – Foto di Mauro Sepulcri
Accattapane con Torre di Donoratico – Foto di Francesca Dughera
Vigneti e Torre – Foto di Francesca Dughera
9. LA SPIAGGIA I PIANETTI
La via dell’Accattapane termina vicino alle serre Ballandi, sulla vecchia Aurelia, vicino allo svincolo per la località marittima “i Pianetti”, dove potete andare per una tappa al mare. Seguite le indicazioni per le aree di parcheggio, lasciate l’auto e proseguite a piedi attraverso un tratto di macchia mediterranea e pineta. Oltre le dune di sabbia, si arriva in un tratto di spiaggia sempre tranquillo dove si può fare un bagno lontani dalla folla del centro in acque basse e limpide: un vero paradiso.
Mare località i Pianetti – Foto di @marinadicastagneto
10. DONORATICO
Prima di rientrare a Marina, fermatevi a Donoratico per dare uno sguardo al paese che, per quanto sia il meno turistico del comune, offre supermercati, negozi di abbigliamento, scarpe, giocattoli ecc. Dedicate qualche istante alle vie del centro e approfittatene per fare qualche acquisto. È arrivato il momento di rientrare in hotel: bastano un paio di chilometri e siete arrivati. Proseguite fino al cavalcavia sopra la ferroviaria e poi direzione Marina: il giro nel nostro territorio comunale si è concluso e speriamo vi sia piaciuto!
Foce del fiume Seggio – Foto di Francesca Dughera